lunedì 19 dicembre 2016

Motivi di felicità.

Lo stesso pensiero mi sveglia ogni mattina, ogni giorno ho in mente, fisso, quello che posso fare per far stare bene me e gli altri. Ogni mattina è fisso il pensiero di poter deludere quelle persone che mi donano amore, da sempre ormai.
E così, allora, cerco di riempirmi le giornate, di trovare sempre punti di interesse, motivi di crescita, di non lasciare tempo per la noia.

Quando il sole cala e sorgono i pensieri, inizio a chiedermi se sono riuscita nel mio intento...e capisco che il tempo speso meglio è quello dedicato agli altri, quando, a fine giornata, so che ho dato tutta me stessa, tutto il sole che ho dentro, alle persone che amo. So che questa è la chiave della mia felicità. E anche se qualcuno sarà cieco di fronte ai miei sforzi,  io continuo a crederci... anche perché le persone che amano si finisce sempre con amarle.

giovedì 3 novembre 2016

SOLO PER CHI SA VEDERE OLTRE.





SOLO PER CHI SA VEDERE OLTRE.


Suona la sveglia, la spegni. Risuona, "ma devo proprio?!". Ti giri e rigiri, conti fino a 20 e decidi di alzarti. Vai in bagno, ti guardi allo specchio e quasi ti prende un colpo. Ti lavi, ti pettini e ti dirigi in cucina. Apri il frigo, lo richiudi, lo riapri.  "Vabbè inizio con il prepararmi il caffè." Mangiucchi qualcosa e corri a preparti perché stai facendo tardi, devi andare a scuola! 
Una giornata come le altre, chiacchiere, il freddo , i libri e poi di nuovo a casa. "Che bello, almeno oggi sono a pranzo da nonna, chissà che avrà preparato di buono?!"   Mangi con gusto,ma velocemente e in silenzio inizi a pensare, senza un filo logico inizi a sentirti strana, estranea a tutto. Bevi un bicchiere d'acqua, poi un altro e un altro ancora. Delicatamente ti fiondi in bagno, chiudi a chiave, ti guardi allo specchio ma non ti riconosci. Ti leghi i capelli e pensi "Massì, proviamo. Solo per oggi, ho mangiato troppo". Così, ti lavi le mani e con le dita cerchi di toccarti l'ugola. "Ma perché non ci riesco?" Ci riprovo. Niente. Riprovo, ancora. "Finalmente! Mi sento meglio". Tiro lo sciacquone, mi lavo le mani e .."ops, ho gli occhi lucidi" Mi lavo la faccia, i denti, mi sciolgo i capelli , giro la chiave e TUTTO OK, sorriso stampato sul volto. La tua giornata continua, finché vai a letto.
E' un altro giorno, stesso inizio, ma fuori piove. Latte e 3 biscotti( altrimenti ingrasso). Hai ancora fame però. ''Vabbè un altro che potrà mai significare? Solo un altro e poi basta.'' Hai perso il conto, ne hai mangiati più del dovuto ''Come faccio? Mi sento quasi in colpa". Due bicchieri  d'acqua e in bagno.
L'indomani, stessa storia.
E il giorno dopo? stessa storia.
E' notte, non riesci a dormire, accendi il telefono. Scheda in incognito, digiti "che succede se vomito spesso?" Lista infinita. "Oddio, ma che cazzo ho fatto? Da domani smetto. Buonanotte.''
E' giorno, ti alzi e il tuo primo pensiero è lui, lo specchio. Ti sollevi la maglietta e ti vedi gonfia, grassa, ti avvicini e ti vedi anche brutta. e pensi " Ma CHE SCHIFO"
E così passi le tue giornate a sminuirti, a sentirti in un corpo che non ti appartiene, a sentirti inadatta,sempre. Ripensi a quando eri magra, a quanto sarebbe semplice se lo fossi ancora , a quando smetterai di riempire l'armadio di "quando sarò magra, lo metterò".
In tutto questo, sei sempre la stessa persona, solo troppo isterica in alcuni momenti, ma ci sta. Ti senti dire "ma non  vero che non hai niente da mettere, stai benissimo". Quì inizi ad alterarti e piangendo fai notare tutti i tuoi difetti e ,come se non bastasse, ti urlano contro "CHE STRONZATE! Ti crei problemi che non esistono. Impara a pensare seriamente."
E allora, triste , tronchi lì il discorso e vai in cucina. Apri il frigo e inizi a mangiare quello che trovi, un po' di prosciutto, la cioccolata, un po' di pasta avanzata dal pranzo, ancora cioccolata e...CHE SCHIFO. Acqua, bagno e "ora sto meglio". Sai che stai sbagliando, ma è l'unica cosa che ti faccia stare bene. Alcuni giorni sei forte e nel dubbio preferisci non mangiare. Altri giorni ti senti così inutile, così sola che il cibo è l'unico rifugio, l'unico porto sicuro. Quello stesso cibo che ti dona felicità, te la sottrae e ti fa stare male. Inizi quel rapporto di amore-odio con il cibo, una droga che assumi nonostante tu sappia che ti sta rovinando la vita.
Improvvisamente, ti svegli e inizi a spledere di nuovo, hai voglia di piacerti, di volerti bene. Tutto prosegue bene.
Al piccolo crollo emotivo, però, ricadi nel tunnel. Ma sei forte e ne esci. E così con fare altalenante, la tua vita continua e tu raccogli insuccessi. Sei circondata da centinaia di persone , mondo cieco e sordo che non si accorge che stai scomparendo, che ti stai annichilendo.
STOP. Ti fermi. Ti guardi dentro e pensi "Non posso continuare così, sto perdendo tempo prezioso a fare cosa?!". Così ti interroghi sul perché la tua vita, da un anno a questa parte è cambiata così tanto. Perché TU hai permesso di diventare schiava di uno dei più grandi piaceri della vita.
ORA, dopo mesi di domande, ho trovato LA risposta. Non mi piacevo più in  quel corpo, non lo sentivo più mio, perché lo vedevo sporco, perché nessuno vedeva l'anima che nascondeva . Io avevo deciso di tenermi tutto dentro e non parlare, permettendo che i miei silenzi mi ferissero e portassero a non volermi bene, a farmi schifo.
Ho deciso di scrivere di questo mio segreto perché ora posso dire di avercela fatta con le MIE forze, perché ho capito che ho bisogno di amore, il mio verso me stessa. Ed ora mi voglio bene e quando al mattino la sveglia suona, mi alzo, mi guardo allo specchio e penso che quel sorriso mi piace e anche quel corpo anche se i difettucci li ha. Perciò, AMATI e vedrai che ti ameranno. Oggi, infatti mi sento amata, dai miei genitori, dalla mia intera famiglia, dai miei amici, da ME, che sono forte,simpatica,in gamba e SORRIDENTE.

sabato 30 gennaio 2016

Emozioni SOLO momentanee

"Bello" contrario di "brutto"
"Felice" contrario di "triste"
"Bene" contrario di "male"
Da sempre, insegnano che per ogni aggettivo, stato d'animo o azione esiste il rispettivo opposto.
Ecco, pensavo che il contrario di "Amore" fosse soltanto il "non-amore", una sorta di "attesa dell'amore",tutto qua. Ma
l'odio no,l'ho sempre visto come un "sentimento utopico" dal sapore disumano, difficilmente concepibile, tanto da non
poterci appartenere. Ecco, sentivo di appartenere alla categoria di quelli in attesa dell'amore, dove l'unico sentiero
conduce appunto LI', al senso di ogni cosa. Ho sempre creduto in questo, ho sempre creduto fortemente in questo, beh
si, fino ad ora. Qualcosa dentro si anima, un sentimento ed un'angoscia strani, così intensi che se avessi una rivoltella
tra le mani, smossa da un misto di ansia, adrenalina e trepidazione, premerei il grilletto, senza esitazioni, senza sensi di
colpa. (In senso figurato è ovvio)
Sento la frequenza cardiaca aumentare, il sudore che inizia a farsi strada sulla mia fronte, le mani tremare, i pensieri
annebbiarsi... L'odio è un sentimento così nuovo, non ci siamo mai appartenuti, perciò mi turba, mi sconvolge, mi
disorienta. MAI NULLA, MAI NESSUNO era riuscito a smuovermi dal mio amore per tutto, anche per le debolezze e
le sofferenze. Ogni fibra del mio corpo, ogni cellula, ogni atomo ora,invece, prova odio. Le persone si rivelano
meschine, opportuniste, capaci di indossare delle maschere per puri scopi egoistici.


In conclusione, se pensate di aver visto tutto...beh, RICREDETEVI!