martedì 19 dicembre 2017

Come stai?

Buio che venera le sinuose fiamme dell'ardente legna, la mia testa affondata nel cuscino, le dita della mano incastrate nei capelli dai riflessi bronzo, Spotify riproduce la mia musica (in acustico) preferita, dalla schiena partono brividi che in un attimo invadono il corpo abbandonato. La musica mi ascolta senza chiedermi come sto, non mento. Avverto il dolore di chiunque si confidi con me, tolgo le fragilità dal baule, è da tanto che non prendevano aria, ora manca a me.

Con gli occhi umidi, mi addormento.

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